martedì 17 giugno 2008
Il mio più grande idolo sportivo, Ettore Messina.
Copio e incollo da basketnet:
Giganti del Basket (127): Ettore Messina
Ho già fatto un Blog su Ettore Messina, nella nostra serie sugli allenatori Italiani sotto i 50 anni di età che hanno vinto qualcosa importante: Ettore Messina, Sergio Scariolo, Andrea Mazzon, Piero Bucchi, Stefano Pillastrini, Pino Sacripanti, Lino Lardo, Simone Pianigiani, Giampiero Ticchi, Giovanni Perdichizzi, Luca Dalmonte, Alessandro Ramagli, Andrea Trinchieri, Marco Calvani, Franco Gramenzi, Luigi Gresta, Maurizio Lasi, Giorgio Valli, Alex Finelli, Attilio Caja, Demis Cavina, Marco Crespi, Matteo Boniciolli, Fabrizio Frates, Franco Ciani, Frank Vitucci, Luca Banchi, Alberto Martelossi e Lino Frattin.
Ma Ettore Messina va riproposto qui per ciò che ha fatto da quando abbiamo pubblicato quel primo Blog, il 16 Luglio 2007. Quest'anno Messina ha vinto l'Eurolega, la quarta volta che lo fa, mettendosi alla pari con il mitico Pedro Ferràndiz. Ha anche vinto lo scudetto nella Russia con la sua CSKA. Ha sfiorato un altro Grand Slam, perdendo solo la finale della Coppa Russa. E' l'unico coach nella storia del basket europeo a vincere Grand Slam con due diversi club: Virtus Bologna e CSKA Mosca. Questa volte riproponiamo il Blog di un anno fa più, in fondo, una scheda aggiornata sulla sua incredibile carriera da maxi-vincente.
La Nuova Generazione di allenatori Italiani (1): Ettore Messina, Classe 1959. Come promesso, nelle prossime cinque settimane, daremo un'occhiata alla nuova generazione di allenatori Italiani, 25 in totale, con meno di 50 anni di età. Penso che questo sia doveroso, visto che ognuno di quelli citati ha fatto qualcosa o ha vinto qualcosa nella sua carriera. Partiamo, com'è anche doveroso, con Ettore Messina, Classe 1959, non solo considerato da molti il migliore coach Italiano e non solo il migliore in Europa, ma anche un candidato serio per essere il primo allenatore non-Americano ad allenare una squadra NBA.
L'Avv. Gianluigi Porelli, GM della Virtus Bologna, ha visto Messina al lavoro a Mestre e l'ha ''rubato'' dalla Fantoni Udine nel 1983 per allenare i giovanili della Virtus Bologna nonchè fare vice-allenatore sotto Alberto Bucci (scudetto 1984); Sandro Gamba (poi suo vice in nazionale); Kresimir Cosic (Hall of Fame); e Bob Hill (poi coach di 4 diverse squadre NBA). Mentre faceva vice sotto questi quattro grandi allenatori, ha anche vinto diversi titoli giovanili con la Virtus, come l'aveva fatto alla Reyer Venezia, e alla Superga Mestre. Quando Bob Hill è tornato nell'NBA nel 1989, Ettore Messina, a 30 anni, è stato promosso capo allenatore della Virtus.
Una strage. Inutile cercare di elencare tutto ciò che Ettore Messina ha vinto o fatto nella sua carriera ma è stata una strage: Coppa Italia nonchè Coppa delle Coppe (battendo Real Madrid nel finale) con la Virtus nel 1990; Scudetto con la Virtus nel 1993. Poi, coach della Nazionale Italiana dal 1993 al 1997, vincendo l'argento negli Europei del 1997, perdendo con la Jugoslavia in finale dopo averli battuti nel girone. Tornato alla Virtus nel 1997, ha sfiorato il Grande Slam, vincendo la Final Four dell'Eurolega e lo Scudetto, ma secondo nella Coppa Italia ha negato al lui la possibilità di fare questa grande impresa.
Era solo l'inizio. Nel 1998-99, la sua Virtus è stata seconda nell'Eurolega e vinse la Coppa Italia. Nel 1999-2000, è stato secondo nella Coppa Saporta e secondo nella Coppa Italia. Il numero di finali di Messina cresce con ogni manifestazione. Nel 2000-01, fa il suo primo Grande Slam con Manu Ginobili in campo: Scudetto, Coppa Italia, Eurolega. Nel 2001-02, è stato secondo nell'Eurolega e primo nella Coppa Italia, in un anno di grande subbuglio societario: Ettore licenziato per una partita poi ripreso. Nel 2002-03, è passato alla Benetton Treviso: vince Scudetto e Coppa Italia, perde la finale dell'Eurolega contro il Barça a Barcellona.
Benetton e CSKA. Vince un'altra Coppa Italia nel 2003-04. Nel 2004-05, vince la sua sesta Coppa Italia in fila. Basta pensare che il record precedente (Nikolic, Bucci, Peterson) era tre Coppa Italia! Nel 2005-06, passa al CSKA Mosca, dove diventa il primo coach a fare Grande Slam in due paesi diversi: Coppa Russia, Scudetto Russo, Eurolega. Quest'anno, ha sfiorato un altro Grande Slam: Coppa Russia, Scudetto Russo, finale Eurolega perso per due soli punti contro il Panathinaikos ad Atene. Coach of the Year in Italia cinque volte, Coach of the Year in Europa nel 2006. Insomma, come detto, una strage di finali e titoli.
Battistrada. A dire poco, Ettore Messina ha tracciato diverse strade per i suoi colleghi della nuova generazione: l'importanza della laurea, l'importanza di sapere l'Inglese e lo spagnolo, l'importanza di studiare sotto veri maestri, l'importanza di rischiare (nazionale in un momento orribile; andare all'estero), sfidare squadre NBA (Toronto), e via dicendo. Se questa categoria ha un portaerei, un ammiraglio, è lui, Ettore Messina, che ha avuto l'umiltà di lavorare per anni nei settori giovanili di quattro società prima di sedersi su una panchina di grande prestigio. Sia chiaro: Lui è il Numero Uno, in Italia, in Europa e, secondo me, altrove!
La scheda di Ettore Messina
Dan Peterson
Copio e incollo da basketnet:
Giganti del Basket (127): Ettore Messina
Ho già fatto un Blog su Ettore Messina, nella nostra serie sugli allenatori Italiani sotto i 50 anni di età che hanno vinto qualcosa importante: Ettore Messina, Sergio Scariolo, Andrea Mazzon, Piero Bucchi, Stefano Pillastrini, Pino Sacripanti, Lino Lardo, Simone Pianigiani, Giampiero Ticchi, Giovanni Perdichizzi, Luca Dalmonte, Alessandro Ramagli, Andrea Trinchieri, Marco Calvani, Franco Gramenzi, Luigi Gresta, Maurizio Lasi, Giorgio Valli, Alex Finelli, Attilio Caja, Demis Cavina, Marco Crespi, Matteo Boniciolli, Fabrizio Frates, Franco Ciani, Frank Vitucci, Luca Banchi, Alberto Martelossi e Lino Frattin.
Ma Ettore Messina va riproposto qui per ciò che ha fatto da quando abbiamo pubblicato quel primo Blog, il 16 Luglio 2007. Quest'anno Messina ha vinto l'Eurolega, la quarta volta che lo fa, mettendosi alla pari con il mitico Pedro Ferràndiz. Ha anche vinto lo scudetto nella Russia con la sua CSKA. Ha sfiorato un altro Grand Slam, perdendo solo la finale della Coppa Russa. E' l'unico coach nella storia del basket europeo a vincere Grand Slam con due diversi club: Virtus Bologna e CSKA Mosca. Questa volte riproponiamo il Blog di un anno fa più, in fondo, una scheda aggiornata sulla sua incredibile carriera da maxi-vincente.
La Nuova Generazione di allenatori Italiani (1): Ettore Messina, Classe 1959. Come promesso, nelle prossime cinque settimane, daremo un'occhiata alla nuova generazione di allenatori Italiani, 25 in totale, con meno di 50 anni di età. Penso che questo sia doveroso, visto che ognuno di quelli citati ha fatto qualcosa o ha vinto qualcosa nella sua carriera. Partiamo, com'è anche doveroso, con Ettore Messina, Classe 1959, non solo considerato da molti il migliore coach Italiano e non solo il migliore in Europa, ma anche un candidato serio per essere il primo allenatore non-Americano ad allenare una squadra NBA.
L'Avv. Gianluigi Porelli, GM della Virtus Bologna, ha visto Messina al lavoro a Mestre e l'ha ''rubato'' dalla Fantoni Udine nel 1983 per allenare i giovanili della Virtus Bologna nonchè fare vice-allenatore sotto Alberto Bucci (scudetto 1984); Sandro Gamba (poi suo vice in nazionale); Kresimir Cosic (Hall of Fame); e Bob Hill (poi coach di 4 diverse squadre NBA). Mentre faceva vice sotto questi quattro grandi allenatori, ha anche vinto diversi titoli giovanili con la Virtus, come l'aveva fatto alla Reyer Venezia, e alla Superga Mestre. Quando Bob Hill è tornato nell'NBA nel 1989, Ettore Messina, a 30 anni, è stato promosso capo allenatore della Virtus.
Una strage. Inutile cercare di elencare tutto ciò che Ettore Messina ha vinto o fatto nella sua carriera ma è stata una strage: Coppa Italia nonchè Coppa delle Coppe (battendo Real Madrid nel finale) con la Virtus nel 1990; Scudetto con la Virtus nel 1993. Poi, coach della Nazionale Italiana dal 1993 al 1997, vincendo l'argento negli Europei del 1997, perdendo con la Jugoslavia in finale dopo averli battuti nel girone. Tornato alla Virtus nel 1997, ha sfiorato il Grande Slam, vincendo la Final Four dell'Eurolega e lo Scudetto, ma secondo nella Coppa Italia ha negato al lui la possibilità di fare questa grande impresa.
Era solo l'inizio. Nel 1998-99, la sua Virtus è stata seconda nell'Eurolega e vinse la Coppa Italia. Nel 1999-2000, è stato secondo nella Coppa Saporta e secondo nella Coppa Italia. Il numero di finali di Messina cresce con ogni manifestazione. Nel 2000-01, fa il suo primo Grande Slam con Manu Ginobili in campo: Scudetto, Coppa Italia, Eurolega. Nel 2001-02, è stato secondo nell'Eurolega e primo nella Coppa Italia, in un anno di grande subbuglio societario: Ettore licenziato per una partita poi ripreso. Nel 2002-03, è passato alla Benetton Treviso: vince Scudetto e Coppa Italia, perde la finale dell'Eurolega contro il Barça a Barcellona.
Benetton e CSKA. Vince un'altra Coppa Italia nel 2003-04. Nel 2004-05, vince la sua sesta Coppa Italia in fila. Basta pensare che il record precedente (Nikolic, Bucci, Peterson) era tre Coppa Italia! Nel 2005-06, passa al CSKA Mosca, dove diventa il primo coach a fare Grande Slam in due paesi diversi: Coppa Russia, Scudetto Russo, Eurolega. Quest'anno, ha sfiorato un altro Grande Slam: Coppa Russia, Scudetto Russo, finale Eurolega perso per due soli punti contro il Panathinaikos ad Atene. Coach of the Year in Italia cinque volte, Coach of the Year in Europa nel 2006. Insomma, come detto, una strage di finali e titoli.
Battistrada. A dire poco, Ettore Messina ha tracciato diverse strade per i suoi colleghi della nuova generazione: l'importanza della laurea, l'importanza di sapere l'Inglese e lo spagnolo, l'importanza di studiare sotto veri maestri, l'importanza di rischiare (nazionale in un momento orribile; andare all'estero), sfidare squadre NBA (Toronto), e via dicendo. Se questa categoria ha un portaerei, un ammiraglio, è lui, Ettore Messina, che ha avuto l'umiltà di lavorare per anni nei settori giovanili di quattro società prima di sedersi su una panchina di grande prestigio. Sia chiaro: Lui è il Numero Uno, in Italia, in Europa e, secondo me, altrove!
La scheda di Ettore Messina
Dan Peterson
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